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Mini FIVET

La Mini-FIVET è progettata per reclutare solo pochi ovuli di alta qualità, riducendo così I rischi di iperstimolazione, il costo dei farmaci, il numero di iniezioni ed evitando completamente le dolorose iniezioni di progesterone.

Questo approccio non è una semplice riduzione della stimolazione ormonale. Si tratta di un approccio completamente diverso alla FIVET che risparmia al paziente gran parte della complessità e dei costi associati ai protocolli di FIVET più convenzionali.

Come funziona la mini-FIVET:

Il terzo giorno del ciclo mestruale, allla paziente si inizia a somministrare una bassa dose di clomifene (50 mg), che non si interrompe dopo cinque giorni, come di solito avviene. Al contrario, il clomifene viene continuato fino a quando il monitoraggio ecografico mostra che I follicoli sono pronti per l'ovulazione.

Nei giorni 8, 10 e 12 viene aggiunta una dose molto bassa di ormone follicolo-stimolante sintetico (FSH150 iu). Il clomifene stimola la glanda pituitaria a rilasciare naturalmente l'FSH. L'assunzione di Clomid (un nuovo approccio unico nel suo genere) blocca la stimolazione del rilascio di LH da parte degli estrogeni e previene l'ovulazione prematura. Pertanto, con questa semplice modifica del protocollo, il vecchio farmaco economico può stimolare lo sviluppo di ovuli di alta qualità per la FIVET.

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mini ivf with clomiphene

Un altro vantaggio di questo protocollo è che il paziente non deve assumere la leuprolide prima per sopprimere la ghiandola pituitaria. L'assunzione di Clomid impedisce agli estrogeni di stimolare la ghiandola pituitaria della paziente a rilasciare LH, impedendo l'ovulazione prematura. Ciò significa che la paziente può essere indotta all'ovulazione con una semplice iniezione o un'assunzione per via nasale di leuprolide. Ciò provoca un aumento più naturale dell'LH ed evita il difetto della fase luteale causato dall'HCG, che altrimenti richiederebbe mesi di iniezioni di progesterone.

Tuttavia, è noto che il clomifene ha un effetto negativo sul rivestimento uterino (perché impedisce agli estrogeni di stimolare l'endometrio). Questo è uno dei motivi per cui in passato I risultati dell'uso del Clomifene per la stimolazione ovarica sono stati così scarsi. Gli embrioni hanno meno probabilità di impiantarsi in questo tipo di endometrio. Ma questo problema è stato risolto utilizzando un nuovo protocollo per il congelamento degli embrioni: la vitrificazione. Gli embrioni possono essere congelati con questo approccio, con un rischio di perdita dell'1%. Poi questi embrioni vengono trasferiti il mese successivo in un "ciclo naturale", senza assumere alcun ormone.

Anche se la donna non ha un'ovulazione prevedibile, può ricevere un'iniezione di leuprolide nella fase follicolare per indurre la luteinizzazione naturale e avere un ciclo naturale di trasferimento di embrioni senza ormoni.

Anche nei casi a prognosi sfavorevole di donne anziane con una bassa riserva ovarica residua, la mini-FIVETTM presenta un vantaggio rispetto alla stimolazione ad alte dosi. Queste pazienti normalmente producono pochissimi ovuli, anche con dosi massicce di ormone follicolo-stimolante sintetico. Se rimangono ovuli di qualità, la mini-FIVETTM ha la stessa probabilità di produrre altrettanti ovuli (molto pochi, ovviamente) rispetto alla somministrazione di dosi massicce di ormone follicolo-stimolante sintetico.

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