Blastocisti e FIVET | EmBIO Centro di FIVET

Blastocisti e FIVET

E' ormai stimato a livello statistico scientifico internazionale che il 10% della popolazione adulta (maschile e femminile) ha problemi di infertilità e un'alta percentuale di questi problemi è ormai risolta attraverso il ricorso alle tecniche di PMA.

La tecnologia FIVET risulta procedimento d'elezione nella PMA e consente di scegliere tra diverse tecniche di fecondazione assistita appropriate a situazioni specifiche.

Vediamo insieme in cosa consiste il processo di Fecondazione in Vitro attraverso impianto di blastocisti.

La blastocisti è la forma in cui un embrione si impianta naturalmente nel concepimento naturale, nelle 5 giornate seguenti il concepimento continua il suo sviluppo impiantandosi naturalmente nell'endometrio uterino formando all'interno dello stesso una cavità denominata vlastokili.

Nell'impianto la scelta è proprio quella di decidere sulla giornata dello sviluppo embrionale e preferire la blastocisti, nella classica FIVET il transfer embrionale è effettualto nella 2/3 giornata a 2/4  -  6/8 cellule e anche se lo sviluppo fetale risulta comunque rapidissimo nella 5 giornata, allo stadio di blastocisti, le cellule hanno raggiunto il numero 70/100 cellule.

A questo stadio l'embrione ha già diversificato due distinti gruppi cellulari: l'embrioblasto, massa interna di sviluppo dell'embrione stesso ed il trofoblasto dal quale si svilupperà la placenta.

Il blastocisti transfer è più vicino alle condizioni naturali di impianto spontaneo. L'endometrio stesso in questa fase risulta massimamente ricettivo, creando così le migliori probabilità di impianto rispetto alle altre tecniche.

La blastocisti oltre a dimostrarsi a maggiore previsione di impianto, risulta anche capace di ridurre i rischi di gravidanze a parto prematuro.

Il solo, ma non trascurabile problema del blastocisti transfer consiste nel fatto che solo il 50% degli embrioni raggiungono questo stadio nella 5 giornata, quindi questa tecnica è scarsamente applicabile a donne con pochi embrioni disponibili all'impianto, la pratica ci ha indicato l'esigenza di avere a disposizione 6/8 embrioni nella 3 giornata e almeno 4 in ottime condizioni (alta qualità).

Questa condizione è generalmente presente e producibile in donne giovani (35-38)

Utile l'utilizzo di tale pratica dopo già alcuni tentativi falliti.

In ogni caso e con qualunque tecnica scelta, la Diagnosi Genetica Preimpianto

è da richiedersi solo in determinate condizioni mediche. 

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