Inseminazione Intrauterina (IUI)
L’inseminazione intrauterina (IUI) nota anche come inseminazione artificiale di tipo omologo è una tecnica di primo livello, semplice e meno costosa riguardando il trattamento dell’infertilità. L’inseminazione intrauterina può essere effettuata con o senza farmaci di fertilità e consiste nell’introduzione del liquido seminale, opportunamente trattato, all’interno della cavità uterina.
Questa tecnica può essere indicata in casi di:
- sterilità femminile inspiegata
- infertilià maschile con lieve o moderata oligo-astenospermia
- fattore cervicale
- endometriosi
Condizioni per l’applicazione del metodo:
- tube sane e pervie
- l'età della donna non deve superare i 35 anni
- Campione di liquido seminale con lieve o moderata oligo-astenospermia
Come si svolge?
L’inseminazione intrauterina (IUI) può essere attuata su ciclo spontaneo, quindi durante la fase ovulatoria o con induzione dell’ovulazione attravesro la somministrazione di farmaci (gonadotropine ricombinati). In questo caso il liquido seminale con l’aiuto di uno speciale sottile catetere viene depositato nella cavita uterinà. La procedura è indolorosa e dura solo pocchi minuti.
Percentuali di successo
Le probabilità di rimanere incinta con questa tecnica variano tra 10%-15% per ciclo e dipedono da:
- età della paziente
- le cause di infertilità della coppia
- i valori del liquido seminale, quindi la qualità e il numero di spermatozoi che sono selezionati dopo la preparazione in laboratorio
- Il tipo di stimolazione eseguita
- Il numero di follicoli ottenuti dopo la stimolazione
Generalmente, se dopo 3-4 cicli di inseminazione intaruterina non intercorre una gravidanza, è opportuno rivalutare il caso e passare probabilmente ad eventuali altre procedure più sofisticate, quale la fecondazione in vitro.